HIM |
TESTI: Greatest Love Songs Vol.666 - Razorblade Romance - Deep Shadows And Brilliant Highlights
biografia
Non è facile spiegare l’amore. L’amore vero,
quello devastante che ti consuma, che non ti lascia la forza di respirare e di
vivere. A cantarlo, a spiegarci l’incomprensibilità di questo sentimento
ci pensano gli HIM. Appena entrati in studio, appena iniziato a produrre musica,
gli HIM hanno riscosso successi dappertutto, e la loro fama è destinata
solo ad aumentare. Dai silenzi finlandesi, dalle lande innevate e silenziose,
dall’oscurità di una terra magica e tetra sono nati gli HIM. Vincitori
del premio come miglior gruppo esordiente in Finlandia, disco d’oro con
l’album di esordio, in Scandinavia sono considerati una delle band di maggior
successo di sempre. Hanno partecipato alla colonna sonora del film “Il 13°
piano” di Roland Emmerich con il brano “Join me”, tra l’altro
schizzato il primo posto delle classifiche scandinave e tedesche.
All’inizio della carriera Ville Valo lavorava nel sexy shop di suo padre.
Seduto alla cassa di quel negozietto mal frequentato, Valo aveva in mente di creare
un gruppo goth-rock romantico come mai lo era stato nessun altro. Sognava il successo,
la musica e la possibilità di esprimere i suoi sentimenti. Nel 1995 Valo
riesce ad assemblare un gruppo rock reclutando amici che come lui avevano la passione
per i Kiss, i Led Zeppelin e i Black Sabbath. Assieme creano un genere chiamato
“love metal”. Successivamente, con un po’ di presunzione, lo
chiameranno “blues scandinavo”. Il loro primo ep esce nel ‘96
e si chiama “666 ways to love” (è reperibile solo sul mercato
finlandese). Solo un anno dopo pubblicano il loro album d’esordio: “Greatest
lovesongs Vol.666”. La figura di Valo è oscura, sofferta, bellissima.
Non mancano immediatamente i paragoni con il David Bowie di Ziggy Stardust a causa
delle sue sembianze androgine. Gli HIM sono ancora avvolti nel mistero. Le notizie
sulla band sono poche, le note biografiche arrivano col contagocce. L’unica
cosa che ci giunge è la loro musica. Un connubio tra malinconia e aggressività.
Qualcosa di diverso. Una base quasi punk per una ritmica sempre molto lenta e
minimale. Tutta l’atmosfera che gli HIM creano intorno a loro sa di magico,
di silenzio e notti piene di profumi. I singoli “Your sweet six six six”
e “When love and death embrace” si posizionano nella top ten finlandese
e l’album diventa disco d’oro.
Ma il vero successo lo ottengono con il secondo lavoro: “Razorblade romance”,
uscito a cavallo tra il 1999 e il 2000. Crolla la patina oscura e il gruppo si
mostra in video e interviste. E’ sempre la voce di Valo a farla da padrone
ed il suo carisma ad infuocare le folle; le ragazzine li esaltano come una boyband.
“La differenza tra noi e una boyband” ha dichiarato una volta Valo
“è che noi ci scriviamo da soli la nostra musica e non siamo belli
come i Backstreet Boys”.
Il disco arriva nella top 30 tedesca e ne vengono estratti i singoli “Join
me”, “Poison girl” e “Right here in my arms”. La
produzione è ottimale e il luogo scelto per la registrazione sono i Rockfield
Studios, già conosciuti per aver dato i natali a “What’s the
story…” degli Oasis e a classici come “Bohemian Rhapsody”
dei Queen e l’album d’esordio dei Black Sabbath. La copertina è
scelta ad arte e ci mostra un Valo nel più classico esempio del “bello
e dannato”. Le vendite schizzano alle stelle e gli HIM diventano un importante
realtà nel panorama musicale mondiale. Ne segue un fortunatissimo tour
che toccherà quasi tutte le città europee.
Ma il gruppo non conosce soste ed inizia a buttare giù le prime idee per
il disco successivo, proprio durante il tour. Valo si tiene lontano da feste e
appuntamenti mondani per scrivere la sua musica e regalare un altro bell’album
a tutti i suoi fan. Appena terminate le date dei concerti, gli HIM sono entrati
in studio per trasformare le demo dei brani in vere e proprie canzoni. Tutto per
non perdere l’onda del successo e della magia del periodo d’oro. Uscito
“Deep shadows and brillant highlights” partirà un tour e Valo
ha già dichiarato che ci saranno parecchie sorprese per chi andrà
a vederli dal vivo: “Il rock è una specie di massoneria” ha
dichiarato il leader degli HIM “con i suoi riti di passaggio e le sue iniziazioni.
Le mie labbra sono sigillate riguardo a quello che succederà in tour”.
Staremo a vedere…